Seraina Rohrer in merito a «No More Smoke Signals»

In Sud Dakota, alla stazione radio Kili della riserva di Pine Ridge, si incontrano personaggi diversi della comunità indiana dei Lakota: un giovane DJ, un avvocato e un ex attivista. Tutti si impegnano con fervore al sostegno della causa dei nativi americani: suonano le canzoni desiderate dagli ascoltatori, dispensano consigli e, nei loro reportage, raccontano il duro destino riservato a molti nativi.

Con il suo debutto cinematografico, Fanny Bräuning riesce a fornire una visione autentica – e scevra da ogni stereotipo – della vita quotidiana, delle preoccupazioni e delle speranze dei nativi americani. Oggi non sono i segnali di fumo, ma la stazione radio a collegare i nativi americani. Con «No More Smoke Signals», la regista narra una storia lontana dalla Svizzera, che si iscrive nella tradizione dei documentari di viaggio e che si distingue anche perché non cede all’esotismo facile. Al contrario: le osservazioni cinematografiche di Fanny Bräuning sono incredibilmente precise ed empatiche, ed è proprio così che rivela la visione unica di una cultura straniera.