Michel Bodmer in merito a «Gambling, Gods and LSD»

Esistono temi meno svizzeri di quelli proposti dal film documentario «Gambling, Gods and LSD»? La Confederazione si fonda su un’economia solida, su un Dio che se ne sta tranquillo in chiesa, e sulla sobrietà. Sin dall’inizio la regia di Peter Mettler sgombra il campo dai valori del materialismo borghese. Peter Mettler intende rendere visibile ciò che è invisibile: in questo film si occupa di trance, di estasi e di trascendenza.

Per esplorare i tre fenomeni menzionati nel titolo e le manifestazioni ad essi correlate (pornografia, corse di barboncini, ecc.) Peter Mettler compie un viaggio intorno al mondo per quasi due anni, toccando tutti i registri del materiale audiovisivo: immagini, suoni e musica sono stratificati, compressi, stirati ed estraniati per dissolvere le nostre abitudini percettive.

La ricerca della visione spirituale dei vari protagonisti si riflette nella percezione sensoriale, che spesso ci vede interpreti o esecutori esperienziali di un viaggio cinematografico epico, visionario, sperimentale. Un’opera unica, piena di fascino, che deve essere gustata con  la miglior qualità di suono e immagine.