Tereza Fischer in merito a "Well Done"

Ricco di humour ma allo stesso tempo illuminante, sperimentale e poetico, il docu-film di Thomas Imbach è sorprendentemente accessibile. Il film offre un ritratto dell’azienda hi-tech Telekurs nella sua quotidianità. Il regista presenta la vita lavorativa della mega compagnia come una sorta di processo creativo ripetitivo e completamente subordinato ai diktat della tecnologia. Imbach seleziona dei momenti particolari tratti dalle sue lunghe osservazioni e li estrapola dal loro contesto, per poi ricomporli successivamente come motivi, conferendo loro profondità drammaturgica. Questo gli consente di distillare un quadro del moderno mondo del lavoro, giocando su atmosfere e stati d’animo. Al centro della scena i primi piani e le inquadrature di dettaglio riprese dalla telecamera a mano di Jürg Hassler – frammenti di un organismo complesso. Ma se da un lato continua a trasparire la figura dell’Uomo, nella cui vita privata irrompe il Lavoro con tutte le sue ripercussioni e conseguenze, dall’altro tutte queste impressioni sono dominate dalla tecnologia, incomprensibile ma onnipresente. Il quadro tracciato da questo docu-film di spicco nel panorama cinematografico svizzero non ha perduto di attualità neppure oggi, nonostante i progressi da gigante compiuti dalla tecnologia.