«Tant qu’il pleut en Amérique»

Quando si menziona l’Etiopia, qual è la prima cosa che vi viene in mente?

Le piantagioni di caffè? La capitale Addis Abeba, con i suoi quattro milioni di abitanti? Oppure le immagini che affiorano sono più cupe, segnate da povertà e carestie che l’Occidente ha spesso osservato attraverso le campagne di sostegno all’assistenza umanitaria?

O forse la domanda dovrebbe essere posta in modo diverso: cosa sapete dell’Etiopia?

Questa è la domanda che il regista Frédéric Baillif si è probabilmente posto, molti anni dopo aver acquistato il suo singolo «We are the World», una canzone che ha dato vita a un’azione di beneficenza per combattere la fame in Etiopia nel 1985. Alla ricerca di risposte, il regista ci porta con sé nel suo viaggio attraverso l’Etiopia. Ci guida nel cuore della capitale e nei suoi quartieri poveri dove incontriamo figure come Bruckty, una giovane presentatrice di programmi televisivi per bambini. Sulle note del jazz etiope che risuona dall’auto del conducente, si svelano davanti ai nostri occhi le bellezze del paesaggio etiope, a tratti arido e a tratti lussureggiante, così poco conosciuto da noi occidentali.

Frédéric Baillif ci propone un viaggio culturale e contemplativo all’interno dell’Etiopia. È un percorso nel quale la voce narrante e le testimonianze si intrecciano, ispirando forse in noi la voglia di partire un giorno alla scoperta di quest’affascinante cultura.