Statement di Markus Imhoof in merito a «Der Berg»

Tra un film e l’altro, avevo iniziato a fare teatro per spirito di gioco, anche per sperimentare forme più espressive di comunicazione. Partendo da questi presupposti è nato il film «Der Berg». La trama è arcaica: è inverno, tre persone restano confinate su una montagna e il cibo è disponibile solo per due. 

Thomas Hürlimann voleva scrivere una pièce radiofonica sull’assassinio del Säntis, ma ha dovuto desistere, poiché i tre – confinati nella loro solitudine – parlavano pochissimo. Era chiaro che le immagini avrebbero aiutato. 

Lo pregai, perciò, di creare una montagna con tutto ciò che sapeva, senza ambizioni artistiche di sorta. È a quel punto, che siamo andati in Italia e abbiamo scritto la sceneggiatura a quattro mani. 

Oltre alle tre «star» Mathias Gnädinger, Suse Lothar e Peter Simonischek, la montagna è il quarto protagonista del film. A causa della moderna struttura architettonica della stazione meteorologica del Säntis, è stato necessario ricrearne una sul Pilatus.

Sono molto lieto, che il film sia appena stato restaurato e riproposto al pubblico odierno. Buon divertimento!